lunedì 22 giugno 2009
LIBERTA' , NON MARTIRI
Ha solo 16 anni, è una ragazza, ma sa l'importanza della libertà. A 16 anni si può scendere in strada a protestare anche per gogliardia, ma in queste ore in Iran tutti, anche i sedicenni, sanno che si rischia; non è un gioco. Ebbene NEDA è la prima martire di questa lotta per la libertà: uccisa da un cecchino. Non entriamo nella vicende di quel Paese, se vi siano stati brogli, se il Presidente goda di una libera popolarità, se le minacce ad Israele servano a crearsi un alone di autorevolzza nelle masse contrarie ai provvedimenti dei governi israeliani, se l'atomica a fini civili sia un suo diritto, se.., se.. Quando un popolo scende in piazza a rivendicare spazi di libertà, rischiando la vita, questo popolo deve essere ascoltato, non represso. Oggi quindi NEDA diventa il simbolo delle persone libere. Non sappiamo chi fosse, che idee avesse, sappiamo solo che era col padre a protestare contro un regime. Avrebbe avuto una vita più comoda se avesse frequentato serate piacevoli nella villa del Primo Ministro, se lo avvesse soddisfatto mostrando qualche lembo di carne; si sarebbe salvata se fosse stata un cronista di quelli che minimizzano, che lavorano in aziende di proprietà del Primo Ministro. Ma l'Iran ha anche chi è disposto a rischiare per accusare la decadenza del Presidente e di un regime. NEDA è ormai un simbolo per tutti quanti vogliono libertà, in tutti gli angoli della terra, serietà, rigore e moralità dai loro governanti, anche in Italia
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