mercoledì 25 aprile 2007

Vogliamo una TV migliore

Il Direttivo dell'Associazione "Ferraris" ha deciso di sottoscrivere l'appello della Consulta Femminile della Città di Casale Monferrato per un miglioramento della qualità degli spettacoli televisivi.
In un comunicato, che è stato pubblicato anche dai giornali locali, la motivazione della iniziativa: «Aderiamo alla raccolta di firme perchè non solo è in sè meritevole di essere condivisa e appoggiata per il suo fine educativo, ma anche perchè da un lato rappresenta un sostegno al ruolo e ai diritti delle famiglie e dall'altro contribuisce alla indispensabile azione dal basso per difendere la democrazia dall'invadenza dei media e dai messaggi negativi che questi trasmettono; questo è un impegno sollecitato anche dalla Settimana Sociale dei cattolici di Bologna del 2004. Sappiamo che non può essere una semplice raccolta di firme (soprattutto a base locale) che può risolvere un problema così imponente, ma siamo anche consapevoli che ogni azione, anche minuta ma collegata a tante altre, come avviene anche per altri settori con quella che è stata definita una "rete lilliput", può contribuire al cambiamento e a educare ad un uso più attento del mezzo televisivo.
Alcuni anni fa in un saggio molto interessante dal titolo "Cattiva maestra televisione" Karl Popper metteva in guardia dai programmi violenti e diseducativi; non aveva ancora potuto assistere all'effetto devastante di alcuni reality, altrimenti il suo giudizio sarebbe stato ancor più severo. Ovviamente il dibattito attorno ai programmi televisivi non può non tener conto che è indispensabile una rete pubblica che si faccia carico della qualità, cosa che non può essere affidata ad Aziende private che rispodono ad interessi di tipo commerciale; questo è il motivo per cui le TV non sono soltanto imprese da affidare al libero mercato, e ricordare che la qualità della democrazia occidentale è condizionata non poco dal ruolo esercitato dalle Televisioni e da chi le possiede. Per tutti questi motivi siamo al fianco della Consulta femminile in questo impegno positivo».

Nessun commento: