martedì 14 ottobre 2008

IN CONCRETO

Due questioni concrete tornano ad interessare la nostra zona: il futuro della scuole e la "bretella".
Le scuole: i giornali comunicano che i provvedimenti del Ministero della Pubblica Istruzione richiedono la chiusura delle scuole sotto i 50 alunni e l'accorpamento degli Istituti con meno di 500. I giornali hanno dato abbondantemente conto delle tante sezioni (anche in Monferrato) interessate; e che pertanto rischiano di chiudere quelle di tanti nostri Paesi. Ora se, in generale, razionalizzare e risparmiare sui costi è positivo si deve tenere anche conto degli effetti che alcune decisioni causano sulle famiglie e sulla vita dei nostri Comuni. Oltre alle scomodità, aumenterebbero i costi di trasporto, e in tanti paesi verrebbe meno una istituzione educativa e culturale, e alla lunga anche le residenza di tante famiglie sarebbe ricercata nei paesi più popolosi svuotando quelli che già hanno magari difficoltà per l'assenza di negozi, del Parroco, della farmacia, della Posta, ecc. Allora almeno si riesca a livello di sub aree compensoriali a programmare, senza conflitti inutili, dove accorpare le scuole dove collocare la Posta, dove insediare un esercizio alimentare, dove individuare un centro sanitario, ecc. Resta il fatto che (senza dover assicurare tutto alla più sperduta cascina o gruppetto di casolari) dobbiamo prendere atto che questa società basa il suo sviluppo contro le piccole comunità, soprattutto collinari o montane, penalizzandole sempre più, perchè i bilanci tengono conto degli aspetti economici e finanziari e mai delle persone concrete.
La "bretella": sulla questione i pro e i contro si sono già scontrati più volte e ognuna portando le sue buone ragioni. Però, in concreto, sappiamo che il collegamento tra Nizza, Ventimiglia e Milano si deve fare (come si farà la tratta di Alta velocità tra Lione e l'Europa Orientale..). Quindi o si bloccano tutte le future nuove linee di collegamento stradale (perchè il principio di non cementificare e asfaltare vale per tutte le parti d'Italia e di Europa!) oppure è meglio che di certi collegamenti si avvantaggi la nostra zona senza regalarli a zone vicine, perdendo ancora una volta il tram della storia. Poi sulle modalità tecniche della realizzazione e sulle garanzie idrogeologiche si discuta quanto è necessario e si trovino le soluzioni meno costose. L'importante è che il collegamento Cuneo - Milano non sia un altro regalo che i monferrini litigiosi fanno ad Alessandria o a Vercelli, lamentandosi che a noi vengono tolte le infrastrutture e le istituzioni che servono per tornare ad essere attrattivi per aree a noi vicine.

mercoledì 1 ottobre 2008

CONTRADDIZIONI

Ancora un successo per Casale Turistica (musei, offerte culturali, vino, prodotti tipici, musica, fuochi pirotecnici) e anche per gli organizzatori (Monferrato Eventi). Migliaia di persone, grande partecipazione alla notte rosa, qualità di offerta delle Pro Loco, ecc... E attorno a Casale M. anche tante proposte di cultura nei nostri paesi del Monferrato che arricchiscono una proposta che si deve integrare sempre più.

Ma l'altra faccia della situazione attuale del casalese è rappresentata dalla continua "non soluzione" della vicenda SILTAL. Tante famiglie senza stipendio, lavoratori incerti sul futuro occupazionale, ricapitalizzazione ferma al palo, produttività che non può ripartire. Le istituzioni fanno la loro parte ma, considerando quanto avviene e i piani proposti a seguito della crisi finanziaria internazionale, forse serve un intervento deciso che ridia speranza nel futuro: se si punta ancora al settore del freddo (e si confermano i Piani territoriali) si deve intervenire da parte di Governo e Regione con finanziamenti; se il settore è ritenuto obsoleto e inutili gli sforzi finanziari, lo si dica, si "riconvertano" i lavoratori e gli si dia un avvenire in altri settori.

Il Monferrato non può continuare a subire ferite. E non serve essere al centro di trasmissioni televisive dopo, quando si descrivono i "rotti" (per l'amianto per ora è così, pur con la lodevole attenzione delle reti televisive che parlano della vicenda Eternit). È prima che serve agire! È prima che serve costruire speranza e futuro!