mercoledì 1 ottobre 2008

CONTRADDIZIONI

Ancora un successo per Casale Turistica (musei, offerte culturali, vino, prodotti tipici, musica, fuochi pirotecnici) e anche per gli organizzatori (Monferrato Eventi). Migliaia di persone, grande partecipazione alla notte rosa, qualità di offerta delle Pro Loco, ecc... E attorno a Casale M. anche tante proposte di cultura nei nostri paesi del Monferrato che arricchiscono una proposta che si deve integrare sempre più.

Ma l'altra faccia della situazione attuale del casalese è rappresentata dalla continua "non soluzione" della vicenda SILTAL. Tante famiglie senza stipendio, lavoratori incerti sul futuro occupazionale, ricapitalizzazione ferma al palo, produttività che non può ripartire. Le istituzioni fanno la loro parte ma, considerando quanto avviene e i piani proposti a seguito della crisi finanziaria internazionale, forse serve un intervento deciso che ridia speranza nel futuro: se si punta ancora al settore del freddo (e si confermano i Piani territoriali) si deve intervenire da parte di Governo e Regione con finanziamenti; se il settore è ritenuto obsoleto e inutili gli sforzi finanziari, lo si dica, si "riconvertano" i lavoratori e gli si dia un avvenire in altri settori.

Il Monferrato non può continuare a subire ferite. E non serve essere al centro di trasmissioni televisive dopo, quando si descrivono i "rotti" (per l'amianto per ora è così, pur con la lodevole attenzione delle reti televisive che parlano della vicenda Eternit). È prima che serve agire! È prima che serve costruire speranza e futuro!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sembra proprio la fotografia della attuale situazione casalese, con ciascuno a "rincorrere i suoi guai" infischiandosene di quanto succede a una spanna dal proprio naso.
E' abbastanza inutile, ma vorrei solo fare memoria del fatto che nel 1976 l'allora gloriosa FLM casalese propose alle aziende del freddo di fare sinergia con uffici studi e ricerche sulle innovazioni possibili. Si misero tutti a ridere. Nel 2007 (a buoi ampiamente scappati)l'Unione Industriale di Alessandria ha scoperto il distretto del freddo: se non ci fosse da piangere, sì che adesso dovremmo tutti morire dal ridere...