mercoledì 23 maggio 2007

Chi mangia sano va lontano

di Samuele Prosino

Gustosi panini e insalate. Clown giocosi e regali spaziali. Bimbi felici e mamme tranquille. Ma a che prezzo? Il prezzo di una salute tutta stritolata e messa alla prova, di una dieta farcita da zuccheri e grassi, di una nascente dipendenza, di pranzi "fast" seguiti da una vita "short". Zuccheri, dipendenza, frenesia: sono tutti elementi che aiutano l'abituale frequentatore di fast food come McDonald's a sviluppare forme sempre più gravi di obesità. Non voltiamo la faccia da un’altra parte: l'obesità crescente tra la popolazione è un trend da evitare, è una lotta da affrontare. Chi vi scrive è diabetico e sa quali sono i cibi da evitare per aumentare la propria aspettativa di vita. Di certo chi si ingozza di hamburger non può immaginare a quali conseguenze funeste va incontro, di certo non può immaginare... Problemi di cuore, problemi di fegato, tonicità muscolare in diminuzione, diabete, ipertensione, stress, sbalzi di umore e di temperatura corporea, attività sessuale a zero, sterilità...e chi più ne ha più ne metta. Gli ospedali si riempiono (e chi pagherà le cure...?), la qualità della vita peggiora, i rapporti sociali decadono. Dovrebbero mettere all'ingresso di ogni McDonald's lascritta "Può nuocere gravemente alla salute", come facciamo già con gli avvisi impressi sui contenitori delle sigarette. La confutazione principale sarebbe: "basta non esagerare, e non soffrirai di nulla". Ma se nel cibo che ingeriamo gli zuccheri la fanno da padroni, sommati a svariati composti chimici, basta anche un solo hamburger per scombussolare il proprio organismo. Ragazzi, mangiamo meglio, mangiamo bene, facciamo sport: la nostra salute migliorerà e potremo diventare persone più tranquille e felici. Se non siete ancora convinti, riguardatevi il film di Morgan Spurlock, "Supersize Me"... e pensate ai vostri figli, futuro del pianeta ma anche le più ingenue prede del consumismo sfrenato e della aggressività industriale. E un giorno ringrazieranno quelle noiose verze e quei noiosi cavoletti di Bruxelles che da bambini faticavano a mandar giù.

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