venerdì 28 dicembre 2007

Il porta a porta e il nostro futuro

di Stefano Musso
(pubblicato su Il Monferrato del 21 dicembre 2007)

Cosa vuol dire vivere meglio? È una domanda che dovremmo porci tutti insieme, perché oggi ci sono pareri discordanti. Certe pubblicità propongono ancora il mito dell'usa e getta, che a lungo è sembrato il massimo della comodità: compri, consumi e te ne disfi. Senza preoccupazioni. Già, ma se una cosa "la uso" e poi "la getto", devo anche chiedermi: « dove la getto? »
Discariche in esaurimento, inceneritori pericolosi per le emissioni cancerogene: lo smaltimento dei rifiuti è diventato sempre più un'emergenza. Il problema generale è che la pressione delle attività umane sull'ambiente è insostenibile, la nostra qualità della vita ne risente. Per questo smog, effetto serra e inquinamenti vari necessitano di cambiamenti nel nostro stile di vita, cambiamenti che vanno compresi. Tornando alla questione dei rifiuti, il nuovo metodo del "porta a porta" ha dietro le spalle queste preoccupazioni e introduce un principio nuovo: ognuno ha il suo cassonetto; il che vuol dire: ognuno è responsabile di ciò che consuma e butta via.
Passiamo ora al punto di vista economico. Una legge degli ultimi anni imponeva il raggiungimento del 30% dei rifiuti riciclati (sarà richiesto molto di più nei prossimi anni): Casale non raggiungeva l'obiettivo. E per questo il Comune veniva multato ogni anno di circa 90.000 €. Un costo per tutti i cittadini. Inoltre solo riciclando di più potremo prolungare la vita della nostra discarica e sarebbe un bel problema aprirne un'altra.
C'è dell’altro. I rifiuti riciclati forniscono materia prima che può essere venduta a delle imprese, con un guadagno per i comuni più ricicloni. Se a tutto ciò aggiungiamo la sostituzione – tra non molto – della tassa sui rifiuti con una tariffa tanto più bassa quanto più ogni cittadino fa il riciclaggio, ebbene, anche il portafoglio ne sarà grato.
Il nuovo sistema di raccolta è quindi un investimento per il futuro, onde evitare alla prossima generazione di trovare le colline del Monferrato trasformate in discarica! Il porta a porta, però, comporta alcuni problemi pratici: dove metto i cassonetti? Come mi organizzo in casa? Ognuno ha le sue responsabilità: i cittadini ad adeguarsi e l'Amministrazione a mantenere l'efficienza promessa nel servizio. D'altra parte, ogni cambiamento comporta dei problemi: ma essi possono essere superati se il risultato è di risolvere problemi maggiori. E forse, come dicono gli amici di Chieri che già lo fanno, il porta a porta in poco tempo diventerà un'abitudine innocua, che faremo senza accorgerci quasi che prima era diverso. Di esempi simili ce ne sono molti: ricordate le polemiche quando si vietò di fumare nel locali pubblici? Le buone idee si valutano nel tempo.

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