domenica 6 aprile 2008

Verso Expo 2015

Lodevolmente, a soli due giorni dall'assegnazione di EXPO 2015 a Milano, il Presidente di "Mondo" sta già pensando alle opportunità che ne potranno derivare per il nostro territorio; del resto anche il sociologo Aldo Bonomi dice che "spero che questo evento non venga giocato solo nella dimensione della milanesità, ma in funzione strategica che faccia alzare i localismi territoriali sull'asse che da Torino, Milano e Genova arriva fino a Trieste.."
Intanto non va dimenticato che prima del 2015 avremo a Torino il 150° dell'Unità d'Italia, evento che deve già essere sfruttato anche dal Monferrato (qui si tenne il Congresso Agrario del 1847 col grido viva l'Italia libera, la difesa di Casale nel 1849, il ruolo di personaggi come Dionigi Pinelli e i giornali liberali, Mons. Nazari di Calabiana, ecc.) anche in vista di EXPO.
Allora proviamo a sintetizzare qualche linea di azione che dovrebbe coinvolgere tutti coloro (Amministrazioni, Enti, Associazioni) che operano nell'interesse del territorio monferrino, premettendo che occorre la massima attenzione per evitare esagerate cementificazioni e la distruzione degli ecosistemi esistenti, entro pochi decenni, oppure politiche ancora più aggressive sul fronte immobiliare, perchè sia un'occasione un'unica di sviluppo, ma speriamo uno sviluppo "sostenibile"... Serve, a questo territorio, aumentare le strutture alberghiere, e continuare nella qualificazione di offerta enogastronomica con prodotti locali e prezzi accessibili; investire in pubblicità in modo massiccio; si dovrebbe organizzare già un portale che sia finestra del Monferrato unificando tutte le offerte attuali (Crea, Enoteca, Duomo, Sinagoga, Museo e Gipsoteca, Villaggio del Libro, Villa Vidua, vini, gastronomia, parco fluviale, panoramiche, sistema di Chiese del Magncavalli, S. Domenico, cantine sociali, imprese,...); poi decidere che nel 2015 si dovranno concentrare, nel periodo interessato, le iniziative più importanti (Concorso Soliva, FolKermesse, VignaleDanza, Mostre, Concerti [anche per Organo e/o di Bande], OyOyOy, Riso & Rose, una Festa del Vino "seria", Mercatino "prestigioso"..) con una pubblicità congiunta.
Poi si dovrebbe "spingere" per concludere i lavori del Castello (e magari ristrutturare la Piazza e il Pavia) e, con le soluzioni già decise per l'utilizzo della struttura, prevedere in un torrione una esposizione di materiali legati alla storia del Po o del ruolo di Casale nel Risorgimento o nel Rinascimento (abiti, atti giudiziari, libri, ...); servono finanziamenti e interventi per i collegamenti stradali e ferroviari per uscire dal semi isolamento; al Museo si spera sia già collocato il Portale di S. Maria di Piazza e riuscire ad "aprire" le sale dedicate alle collezioni etnologiche di Carlo Vidua; sviluppare o riprendere in fatto di turismo e cultura i collegamenti con Moncalvo e Trino e promuovere anche le loro offerte e iniziative; perchè non pensare ad una edizione straordinaria del Torneo Caligaris ? mettendola insieme a quanto già si fa per il Tamburello.
E' ovvio che tutti dovrebbero convergere per concentrare sforzi e risorse per questa occasione irripetibile. E, per quanto riguarda le infrastrutture, ottenere finanziamenti (a prescindere dal 2015 servono per lo sviluppo della zona). Non va dimenticato il progetto che faceva perno sul sistema delle città intrametropolitane (grosso modo la fascia del Piemonte orientale, Lomellina, ecc.) e pensare insieme a come promuovere questi territori e fare sistema valorizzando le singole identità senza inutili concorrenze.

Apriamo il dibattito ma, soprattutto, decidiamo in fretta.
Carlo Baviera

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