by Stefano
Maggio 2004. Facevo il primo anno di università, ho chiesto al Franci se potevo dare una mano, in qualche modo, per le elezioni cittadine e poco dopo mi hanno proposto di fare il consigliere di quartiere al centro-ronzone. Mi sono candidato per il centrosinistra ed ho distribuito il seguente volantino:
"Che senso può avere oggi fare politica?
La realtà contemporanea è attraversata da nuovi problemi: la convivenza tra diversi gruppi etnici, la crisi ecologica, l’insicurezza verso i modelli di riferimento. A far fronte a questo contesto si sono poste esperienze spesso esterne ai partiti tradizionali. In particolare il mondo dell’associazionismo e del volontariato che si impegna a favore di uno sviluppo sostenibile e di una società pluralista, mentre nel campo dell’istruzione sta maturando una lungimirante attenzione ad educare alle sfide aperte dall’integrazione europea.
È questo l’ambiente in cui mi sono formato.
Si comprende dunque il significato per la Margherita e il centro-sinistra di sperimentare una poltica capace di recepire queste spinte innovative provenienti da una società in rapido mutamento. Cuore di una diversa concezione di fare politica diventa così l’idea che la dignità umana debba essere la radice di una cultura della pace e che una concreta e realistica attenzione per l’ambiente posso essere uno degli assi possibili su cui costruire il futuro.
Combattere la smog con ecologiche biciclette, tutelare il territorio per favorire il turismo e cercare anche nei progetti europei fondi per lo sviluppo economico e urbano sono alcune ricadute nel nostro quotidiano della volontà di lavorare nel contesto locale dedicando molta attenzione anche alle dimensioni più ampie.
Questo è ciò in cui credo.
Attraverso l’ascolto e l’impegno intendo essere portavoce dei problemi, dei bisogni e delle aspirazioni della nostra circoscrizione. Come cittadino."
Sono passati 4 anni da quando sono stato eletto. A rileggere tutti i belli ideali che esponevo, vedo com’è difficile confrontare le “parole” con i “fatti”. Sento necessità quindi di fare un bilancio: se qualcuno lo percepisce come autocelebrativo, non legga i miei prossimi articoli. Ciao
p.s. Sarebbe bello se altri volessero parlare delle loro esperienze con la politica, dentro e fuori; serve per confrontarsi.
Maggio 2004. Facevo il primo anno di università, ho chiesto al Franci se potevo dare una mano, in qualche modo, per le elezioni cittadine e poco dopo mi hanno proposto di fare il consigliere di quartiere al centro-ronzone. Mi sono candidato per il centrosinistra ed ho distribuito il seguente volantino:
"Che senso può avere oggi fare politica?
La realtà contemporanea è attraversata da nuovi problemi: la convivenza tra diversi gruppi etnici, la crisi ecologica, l’insicurezza verso i modelli di riferimento. A far fronte a questo contesto si sono poste esperienze spesso esterne ai partiti tradizionali. In particolare il mondo dell’associazionismo e del volontariato che si impegna a favore di uno sviluppo sostenibile e di una società pluralista, mentre nel campo dell’istruzione sta maturando una lungimirante attenzione ad educare alle sfide aperte dall’integrazione europea.
È questo l’ambiente in cui mi sono formato.
Si comprende dunque il significato per la Margherita e il centro-sinistra di sperimentare una poltica capace di recepire queste spinte innovative provenienti da una società in rapido mutamento. Cuore di una diversa concezione di fare politica diventa così l’idea che la dignità umana debba essere la radice di una cultura della pace e che una concreta e realistica attenzione per l’ambiente posso essere uno degli assi possibili su cui costruire il futuro.
Combattere la smog con ecologiche biciclette, tutelare il territorio per favorire il turismo e cercare anche nei progetti europei fondi per lo sviluppo economico e urbano sono alcune ricadute nel nostro quotidiano della volontà di lavorare nel contesto locale dedicando molta attenzione anche alle dimensioni più ampie.
Questo è ciò in cui credo.
Attraverso l’ascolto e l’impegno intendo essere portavoce dei problemi, dei bisogni e delle aspirazioni della nostra circoscrizione. Come cittadino."
Sono passati 4 anni da quando sono stato eletto. A rileggere tutti i belli ideali che esponevo, vedo com’è difficile confrontare le “parole” con i “fatti”. Sento necessità quindi di fare un bilancio: se qualcuno lo percepisce come autocelebrativo, non legga i miei prossimi articoli. Ciao
p.s. Sarebbe bello se altri volessero parlare delle loro esperienze con la politica, dentro e fuori; serve per confrontarsi.
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