sabato 26 luglio 2008

Casale nel mondo

Barak Obama parla al mondo da Berlino, e mostra il volto vero dell'America che ci piace. Il paese delle opportunità e della democrazia, della libertà e del diritto, in cui un ragazzo nero può diventare Presidente.
È l'America amica e alleata dell'Europa, che combatte il terrorismo ma lavora sul serio per la pace in Medio Oriente e si ritira dall'Iraq. Obama dimostra di avere la consapevolezza di come si debba cambiare passo nella politica mondiale e manda un messaggio forte: abbattere tutti i muri che ancora dividono popoli e razze, nativi e immigrati, cristiani, ebrei e musulmani, paesi ricchi e paesi poveri. È una visione aperta e coraggiosa del futuro, piena di speranza, perchè investe sul dialogo e sull'incontro tra chi è diverso.
Da noi invece si continua ad evocare emergenze continue e alimentare la paura anziché risolvere i veri problemi del Paese. Tutto fa parte dell'approccio decisionista e semplicistico della nuova dirigenza nostrana: il Lodo Alfano, i decreti sui rifiuti, la manovra economica che penalizza la sanità, la scuola e i lavoratori dipendenti e ora lo stato d'emergenza sull'immigrazione. Il Monferrato fa parte del mondo e perciò anche qui abbiamo un duplice dovere: vigilare per evitare strappi alla Costituzione, tornando a mobilitare le coscienza dei cittadini sul legame imprescindibile tra libertà e democrazia, diritto e diritti della persona. Il secondo compito è quello di rimettere l'Italia sulla stessa lunghezza d'onda di chi si sente cittadino del mondo e parla la lingua di un nuovo mondo che è appunto quella di abbattere i muri ancora esistenti. Solo così anche il Monferrato continuerà a far parte della storia e a non sentirsi isolata e abbandonata.

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